LE TOMBE RITROVATE

A Mondolfo – uno dei borghi più belli d’Italia – le tombe recentemente individuate attorno all’Abbazia di San Gervasio sono della tipologia detta “cappuccina”: assai diffusa a partire dall’età romana pagana, fino al medioevo. Usualmente il defunto era disposto su un letto di tegole o laterizi, di pietrame, ciottoli fluviali (si pensi qui alla vicinanza del Cesano) o sulla nuda terra e ricoperto da due, sei o otto tegole disposte a tetto, mentre una tegola poteva essere appoggiata trasversalmente all’altezza dei piedi ed un’altra posta all’altezza della testa. Il materiale impiegato per la copertura era – perlopiù (ma forse non così nel caso di Mondolfo) lo stesso utilizzato nell’edilizia; raramente materiale appositamente fabbricato ad uso funerario. Sul cantiere vigila la Soprintendenza e l’Arma dei Carabinieri.