L’Assedio di Mondolfo (1517-2017) – 5) 3 aprile 1517: la resa “ai patti”. Il tradimento

Impossibilitati a ricevere aiuto dal Duca Francesco Maria, fortemente provati dalla lotta – anche se ancora in grado di resistere – il comandante Valeggio che guidava la guarnigione spagnola a difesa di Mondolfo, senza consultare gli abitanti, decise di arrendersi “ai patti” il 3 aprile 1517, e cioè alle seguenti condizioni: 1) che gli spagnoli potessero allontanarsi con le loro armi e bandiere spiegate per tornare liberi presso il loro signore; 2) le donne salve; 3) che gli abitanti di Mondolfo fossero svaligiati, ma non fatti prigionieri; 4) che Mondolfo non fosse incendiato né rovinato e che il saccheggio fosse riservato solo ai tedeschi ed agli spagnoli. Dei patti di rispettarono solo le prime due condizioni. Mondolfo fu duramente saccheggiata e messa a fuoco, perdendo anche gli archivi comunali.