I SANTI ANTONIO E PAOLO EREMITA

L’olio su tela del sec. XVII si deve al veronese Claudio Ridolfi che lo realizzò per l’altare della famiglia dei nobili Giraldi della Rovere. Uno dei più preziosi altare della Chiesa Monumentale di Sant’Agostino, è stato oggetto di un disgustoso grave furto. Ignoti, infatti – come ben si vede dall’immagine – sono riusciti ad asportare i due grandi stemmi che, ai lati dell’altare, simboleggiavano la famiglia, privando Mondolfo di una fondamentale iconografia per la sua storia. L’opera raffigurala Visita di sant’Antonio abate a san Paolo l’Eremita tratto dalla Legenda Aurea in cui si legge che il santo novantenne si mise in viaggio per incontrare l’ultracentenario Paolo l’Eremita. Quando finalmente lo incontrò, dopo un cammino contraddistinto dall’apparizione di creature fantastiche che gli mostravano la strada (quali ad esempio un centauro e un satiro), i due si abbracciarono e dal cielo scese il corvo che da quarant’anni portava ogni giorno mezzo pane a Paolo, con due pani, uno per Paolo e uno per Antonio. Anche a Mondolfo è raffigurato il corvo.