A Mondolfo nuovi ritrovamenti all’area archeologica di San Gervasio

Il Comune di Mondolfo, nel corso del 2017, ha deciso di poter proseguire nelle indagini archeologiche durante le fasi di manutenzione straordinaria all’impianto di depurazione acque reflue di civili abitazioni nei pressi dell’Abbazia di San Gervasio di Bulgaria, in un’area che insiste proprio nel sito di rinvenimento di una necropoli. La stessa Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche è intervenuta con numerosi sopralluoghi evidenziando l’importanza del rinvenimento così si è deciso di affidare alla ditta “adArte” di Luca Mandolesi & C. snc di Rimini, la sorveglianza dei lavori di manutenzione dell’impianto di depurazione da parte dei tecnici comunali e gli eventuali sondaggi necessari durante le fasi di movimentazione degli strati terrosi che sarebbero stati effettuati a partire dal 10 luglio scorso nei pressi dell’Abbazia. Le indagini sono state coordinate e dirette dalla Soprintendenza delle Marche nella persona del funzionario archeologo Dott.ssa Maria Gloria Cerquetti. Le operazioni di scavo archeologico sono state eseguite dalla ditta adArte snc di Rimini, rappresentata dagli archeologi Dott.ssa Chiara Cesaretti e Dott. Antonio D’Ambrosio. Le indagini hanno portato alla luce reperti e strutture di notevole interesse in ben tre aree: una di carattere cimiteriale e due di carattere abitativo. Per le fasi abitative ci sono ragionevoli elementi che portano a pensare ad una scoperta di eccezionale rilevanza per il territorio di Mondolfo ma anche per l’intera vallata, con le tracce di un edificio pubblico di grande dimensioni e un sito pluristratificato, che presenta almeno tre fasi insediative fino all’ultimo databile all’età gota successiva alla metà del VI sec. d.C. e quindi altomedievale. Mentre l’area sepolcrale ha evidenziato sepolture che sembrano tutte databili tra la tarda antichità e l’alto medioevo e forse con elementi del mondo barbarico (longobardo).